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Industria

Partirà in Spagna entro il 2026 l'auto Ev di Leapmotor-Stellantis

Lo ha confermato Ding Yongfei, direttore globale Qualità del gruppo cinese, intervenuto in Aragona in occasione della presentazione di Lieder Automotive. Lo stabilimento Stellantis di Zaragoza sarà parzialmente riconvertito per la produzione dell'elettrico, anche con fondi del governo spagnolo


17/12/2025 16:09

di Mauro Romano - Class Editori

settimanale
Zhu Jiangming, fondatore e ceo di Leapmotor

I piani di espansione europea di Leapmotor, la casa automobilistica cinese partecipata al 20% dal gruppo Stellantis, stanno assumendo contorni sempre più concreti secondo la stampa spagnola. Le ultime indiscrezioni raccolte da media iberici indicano che la produzione di modelli chiave della casa elettrica verrà localizzata in Spagna, con un avvio delle attività previsto per la seconda metà del 2026 nello stabilimento Stellantis di Zaragoza. 

Dopo mesi di valutazioni su possibili siti produttivi – dalla Germania alla Slovacchia – la penisola iberica emerge come favorita negli ultimi round di discussioni tra i dirigenti di Stellantis e Leapmotor International, partecipata al 51% da Stellantis. Secondo le cronache spagnole, Saragozza ha conquistato la pole position per ospitare le linee di produzione grazie a una combinazione di costi competitivi, supporto istituzionale e filiera locale di fornitori. 

La conferma ufficiale del piano di produzione con quattro modelli è arrivata da Ding Yongfei, direttore globale Qualità di Leapmotor, intervenuto in Aragona in occasione della presentazione di Lieder Automotive, la joint venture tra il gruppo cinese Duoli Technology e la basca Fagor Ederlan. La nuova società realizzerà a Borja un impianto dedicato alla produzione dei telai dei modelli Leapmotor destinati a Figueruelas. L’investimento previsto è di circa 40 milioni di euro e comporterà la creazione di 170 posti di lavoro, rafforzando ulteriormente la filiera automotive locale.

 L’operazione si inserisce in una fase di profonda riconversione dello stabilimento di Saragozza, uno dei principali poli produttivi europei di Stellantis. La fabbrica sta affrontando una trasformazione industriale che punta a rafforzarne il profilo multimarca e multienergia. Una delle due linee di montaggio sarà riconfigurata per accogliere i modelli Leapmotor, caratterizzati da piattaforme con dimensioni diverse rispetto agli attuali veicoli prodotti, mentre la produzione di modelli come Opel Corsa, Peugeot 208 e Lancia Ypsilon verrà temporaneamente concentrata sull’altra linea.

La localizzazione produttiva in Europa rappresenta una svolta importante per il marchio cinese, soprattutto in un contesto di dazi e barriere commerciali. I veicoli importati dalla Cina verso l’Unione Europea sono infatti soggetti a dazi combinati superiori al 30 %, una soglia che penalizza i prezzi al consumo e le margini di profitto. Produzione “made in Spain” consentirebbe di aggirare questi costi e posizionarsi in modo più aggressivo sul mercato europeo. 

Il primo modello atteso in catena di montaggio sarà il Leapmotor B10, un Suv compatto di segmento C lanciato ufficialmente in Cina e destinato a competere nel segmento più caldo dell’elettrico europeo. La stampa specializzata iberica segnala che la produzione potrebbe iniziare nel terzo trimestre del 2026, con l’obiettivo di affiancare alla B10 anche la berlina compatta B05 nello stabilimento aragonese.

Queste mosse arrivano dopo un periodo di assestamento per la joint venture Leapmotor International che ha recentemente terminato la produzione del modello T03 in Polonia e sta riorientando la propria strategia produttiva.

La scelta della Spagna non è casuale: il Paese ha già attirato ingenti investimenti nel settore delle batterie e dei veicoli elettrici, compresa una gigafabbrica di batterie Lfp di Stellantis e CATL, che dovrebbe operare nei pressi di Zaragoza con una notevole capacità produttiva. Questo ecosistema industriale, insieme agli incentivi pubblici offerti dal governo spagnolo, è considerato un vantaggio competitivo per il progetto Leapmotor.

Nonostante la decisione operativa potrebbe essere ancora soggetta a conferme ufficiali, le fonti della stampa spagnola sottolineano come i lavori di conversione degli impianti siano già in corso e che l’obiettivo rimanga quello di arrivare pronti a sfruttare le opportunità di mercato già dalla seconda metà del 2026. 

La produzione locale, oltre ad abbattere i dazi, consentirebbe a Leapmotor di offrire prezzi più competitivi, rafforzando la propria offensiva nei confronti dei marchi tradizionali e dei concorrenti cinesi già presenti in Europa. Secondo alcuni analisti, i modelli come il B10 potrebbero entrare nella fascia di prezzo sotto i 30.000–35.000 euro, rendendoli particolarmente appetibili in un mercato in rapida crescita ma sempre più affollato. (riproduzione riservata)


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