Digerito il risultato in termini di crescita del 2023, +5,2% come ha confermato il premier Li Qiang, le previsioni degli economisti puntano la lente sull'analisi dell'anno in corso. E il risultato non è particolarmente entusismante.
«Il Pil cinese ha superato il target di crescita del governo nel 2023 ma la dinamica congiunturale è nettamente rallentata nel quarto trimestre. I dati di dicembre dipingono un quadro misto a fine anno, con un rallentamento tendenziale delle vendite al dettaglio e della produzione di servizi e un'accelerazione della produzione industriale e degli investimenti», ha esordito fferma Silvia Guizzo, economista della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
In sostanza le principali banche d'investimento internazionali prevedono che nel 2024 l'economia cinese crescerà a un ritmo più lento rispetto al 2023.
La stima media di cinque istituti, tra cui Goldman Sachs e Morgan Stanley, indica un aumento del Pil reale del 4,6% quest'anno. Tra le cinque banche prese in esame dalla Cnbc, Jp Morgan ha la previsione più alta, pari al 4,9%, mentre Morgan Stanley la più bassa, pari al 4,2%.
«Un compito importante nel 2024 è di gestire il rischio di ribasso dell'economia, in particolare la correzione del mercato immobiliare e i suoi rischi di ricaduta», hanno dichiarato Haibin Zhu, chief china economist per Jp Morgan. «La pressione deflazionistica probabilmente si attenuerà nel 2024, con l'inversione di trend dei prezzi delle materie prime a livello globale e dei prezzi della carne di maiale a livello nazionale, ma la bassa inflazione rimarrà insieme a una domanda interna insufficiente», hanno puntualizzato gli analisti, notando che i settori delle nuove tecnologie e altri sono cresciuti rapidamente, ma non abbastanza da compensare l'edilizia residenziale e altri freni alla crescita.
La seconda economia mondiale ha rallentato rispetto alla crescita a due cifre degli scorsi decenni, affossata dalle restrizioni legate al Covid-19 e, più recentemente, dal crollo del mercato immobiliare. Nonostante la crescita significativa in comparti come il turismo e le auto elettriche, l'anno scorso l'economia cinese non si è ripresa dalla pandemia cosi' rapidamente come molte banche avevano inizialmente previsto.
«L'economia cinese non ha seguito il copione nel 2023», hanno affermato gli analisti di Goldman Sachs nel loro outlook 2024. «Nel complesso, ci aspettiamo che la politica macroeconomica si allenti notevolmente, in particolare da parte del Governo centrale, al fine di sostenere l'economia ed evitare che la crescita del Pil reale deceleri troppo dal 2023 al 2024».
Anche il Fondo Monetario Internazionale si aspetta un rallentamento della crescita cinese nel 2024, al 4,6%, «a causa della persistente debolezza del mercato immobiliare e della domanda esterna».
Ubs prevede infine che la crescita annuale del Pil rallenterà' fino a circa il 3,5% negli anni successivi al 2025, in parte a causa del crollo del settore immobiliare, che secondo gli analisti limiterà la capacita' di stimolo della Cina. Per gli analisti del gruppo svizzero Pechino ha ancora un potenziale di crescita, in particolare per quanto riguarda l'ulteriore spostamento dei lavoratori dalle aree rurali a quelle urbane, ma anche per quanto concerne gli investimenti nel settore manifatturiero, nei servizi e nelle energie rinnovabili. (riproduzione riservata)