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Politica

Languono i consumi, non bastano turismo e parchi divertimento

In Cina, le auto elettriche in banchina in attesa di essere esportate sono la fotografia di un'economia che ha difficoltà a crescere nonostante il buon livello delle esportazioni. Per ristabilire il sentiment della spesa occorrebbe che anche il settore finanziario fosse più appetibile


12/08/2025 18:39

di Marco Leporati*

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Venerdi scorso, ore 11,30 del mattino, World Financial Center di Shanghai, una torre di cento piani e di cinquecento metri di altezza, un tempo effige di una economia che veleggiava a vele spiegate; al contrario di un tempo l’immagine che mi ha sorpreso era quella di molti parcheggi liberi e di giovani impiegati nell’ampio atrio, una volta vestiti con gusto, oggi un po' scialbi nell’indossare i capi di Temu che, in processione si recavano a ritirare il proprio lunch box con un prezzo medio di quattro euro.

La settimana scorsa mi trovavo alla sera prima di cena in un mall di recente costruzione in un’area di Pudong, il Taikoo Li Qiantan, con interessanti fattezze architettoniche ma con negozi di brands famosi vuoti e i commessi a prendersi quel poco di fresco naturale di una brezza estiva. Alcune famiglie con bambini e cani si muovevano nella grande piazza.

Ad aggiungersi la Greater Bay Area della provincia del Guangdong, in particolare le città di Canton e Shenzhen, due epitomi dello sviluppo cinese; oggi il loro pil rispettivamente del 3,8% e del 5,1% nei primi sei mesi dell’anno rimane sotto la soglia di quello nazionale del 5,3%  ed entrambe le città con i soliti reiterati problemi nel settore dell’immobiliare commerciale in stasi, qualche ripresa nel settore residenziale: nonostante un livello in crescita delle esportazioni soprattutto verso l’Africa, l’Asean e l’Europa i consumi sono atrofizzati.

Un altro elemento che contribuisce ad avere nell’area una situazione sanitaria che si sta aggravando è la diffusione epidemica della zanzara chikungunya sul cui annientamento si stanno concentrando le forze sanitaria per evitare quanto è accaduto nel recente passato con il Covid.

Nello spazio dell’economia cinese le rette continuano a rimanere sghembe. Quella dell’export invano non riesce ad allinearsi a quella dei consumi domestici e ne aumenta la distanza. Infatti i dati dell’export pubblicati recentemente segnalano un positivo incremento del 7,2% a luglio su base annuale rispetto allo stimato 5,4% ma il riscontro nel mercato domestico dei consumi non si nota se non nella guerra tra società di e-commerce.

A luglio i prezzi al consumo, con un’inflazione pari allo stesso periodo del 2024, si sono ridotti nella media dello 0,4% mentre i prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,5% secondo lo Statistics Bureau. Quelli relativi ai prodotti alimentari sono diminuiti dell’1,6%.

A rafforzare questa constatazione è sufficiente notare che le case automobilistiche di auto elettriche EV, il cui livello di profitto è pari al 4% per ogni auto venduta, dopo Shanghai Auto Show di aprile di cui avevamo dato conto, a fronte delle decisioni governative di ridurre le percentuali degli sconti dal 17,4 di giugno al 16,7% attuale stanno procedendo ad una revisione dei listini augurandosi di incentivare le vendite ma i depositi all’aperto vicino ai porti cinesi confermano che l’output della sovraproduzione permane e con la salsedine pronta ad aggredire il parco macchine rischia la corrosione.

Il ristabilire il sentiment della spesa richiede anche che il settore finanziario sia un poco appetibile: oggi le banche cinesi offrono investimenti al tasso massimo di 1,9% annuo per depositi vincolati per tre anni, almeno per importi corrispondenti a 70.000 euro. Se l’importo è inferiore il tasso è intorno all’1,5%. Questi interessi in Cina sono netti e non vi sono spese bancarie di tenuta conto.

Si stanno proponendo con personale che ha avuto esperienza nelle banche compagnie di assicurazione cinesi con prodotti vincolati per un minimo di sei anni ad un tasso annuo del 2,5% che verrà ridotto a partire da settembre.

Infine il mercato azionario è volubile e molte società cinesi, in particolar modo quelle del settore High Tech si stanno dirigendo su Hong Kong lasciando a qualche IPO le speranze di un risveglio.

Tornando ai consumi, con questi presupposti, il turismo e i parchi divertimento non possono considerarsi una soluzione di continuità anche perché lunedì 25 agosto ricominceranno le scuole di ogni ordine e grado e si potrà riferirsi solo alle canoniche festività: Festa della Luna a settembre e quella della Repubblica nella prima settimana di ottobre.

Se è pur vero che le aziende coinvolte nella tecnologia e quotate ad Hong Kong hanno aperto assunzioni di giovani recentemente laureati, i numeri che appaiono sono di fatto molto limitati nel generale panorama occupazionale: Xiaomi, Alibaba, BYD, Byte Dance nei loro campus di concerto con le università cinesi stanno promuovendo campagne di ingaggio per enfatizzare la competizione nell’AI con gli Stati Uniti.

Gli analisti di Citic Securities hanno dichiarato:”Dal momento che l’industria dell’AI continua a progredire e dimostrare il proprio valore, la competizione per i talenti ha ormai superato la precedente era di internet“.

L’elaborazione del XV° Piano quinquennale assume una valenza strategica cruciale e come contenuto nel documento pubblicato dalla Commissione Nazionale di Riforma e Sviluppo, dovrà collegare il passato ed il futuro.

Come impostare la politica economica cinese alfine di non perdere per strada e di non perdersi quanto è stato costruito, seppure talvolta con soluzioni opache, negli ultimi vent’anni.

Se le leggi dei grandi numeri economici e dei modelli di sviluppo sono nelle mani di banche e istituti di ricerca per le opportune valutazioni, l’aspetto dell’analisi sociologica gioca un fattore molto importante. Mi diceva una imprenditrice di mezza età, cresciuta con i dettami di Deng Xiaoping che la loro generazione si è mossa in linea retta e non si era abituata a situazioni così complesse. Dalla fine degli anni ottanta questa Generazione X aveva vissuto nello sviluppo e con lo sviluppo lavorando sodo.

Oggi questi punti di riferimento di un recente passato stanno dimostrando fenomeni di erosione senza soluzione di continuità. (riproduzione riservata)

* corrispondente da Shanghai, dove vive e lavora da 30 anni


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