Debutto esplosivo per MetaX Integrated Circuits alla Borsa di Shanghai. Le azioni del produttore cinese di chip, collocate a 104,66 yuan ciascuna (circa 15 dollari), hanno superato 835 yuan (quasi 119 dollari) nel primo giorno di contrattazioni, con un incremento del 697% e quasi 600 milioni di dollari raccolti dall'Ipo.
Come Moore Threads, che ha registrato un debutto molto positivo a inizio mese, MetaX sviluppa unità di elaborazione grafica (Gpu) destinate alle applicazioni di intelligenza artificiale, beneficiando della forte crescita del settore trainata dalla rapida diffusione dei servizi di AI.
L'azienda fa parte di una schiera sempre più ampia di produttori di chip cinesi impegnati nello sviluppo di processori per l'intelligenza artificiale, in linea con la strategia di Pechino volta a ridurre la dipendenza dalla tecnologia statunitense dopo le restrizioni imposte da Washington sulle esportazioni di semiconduttori avanzati verso la Cina.
MetaX è stata fondata a Shanghai nel settembre 2020 da tre ex dipendenti di AMD, tra cui l'attuale ceo, Chen Weiliang, e nella sua breve vita ha ricevuto finanziamenti sia da enti governativi come il China Structural Reform Fund e il China Internet Investment Fund, nonché da soggetti privati tra cui Lightspeed Venture Partners, Sequoia China, Matrix Partners China e Oriental Fortune Capital.
Nel 2024, MetaX ha presentato più di 210 domande di brevetto, ottenendo oltre 120 approvazioni, con il 97% dei brevetti concessi costituiti da invenzioni, e, alla fine dell'anno scorso, MetaX aveva distribuito nove cluster di calcolo in tutta la Cina, arrivando a oltre 10.000 GPU in funzione commerciale.
MetaX non è un caso unico, altri attori cinesi come Enflame Technology e Biren Technology stanno cercando di conquistare una quota del mercato miliardario delle Gpu per l'AI, mentre le autorità di regolamentazione cinesi hanno accelerato l'approvazione delle Ipo nel settore dei semiconduttori, nel tentativo di rafforzare l'autonomia tecnologica del Paese. (riproduzione riservata)