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Nuovamente bloccate le vendite di chip Nvidia alla Cina

Questa volta lo stop arriverebbe dalle autorità cinesi, mentre gli Usa avevano dato il via libera in cambio di una tassa del 15% sulle vendite. Anche la questione dei chip attende di essere regolata in base agli accordi bilaterali di cui si sta discutendo a Madrid


17/09/2025 18:27

di Serena Zagami - Class Editori

settimanale
Jensen Huang, fondatore e ceo di Nvidia

Guai in vista per Nvidia in Cina. Secondo quanto appreso dal Financial Times, le autorità cinesi avrebbero ordinato ad aziende come Alibaba e ByteDance di interrompere gli acquisti e annullare gli ordini esistenti per i chip di intelligenza artificiale di Nvidia.

La Cyberspace Administration of China avrebbe intimato alle aziende di interrompere i test sul chip e di annullare gli ordini esistenti del RTX Pro 6000D, il chip realizzato da Nvidia appositamnete per il mercato cinese. In precedenza, aggiungono le fonti, diverse aziende avevano dichiarato che avrebbero ordinato decine di migliaia di RTX Pro 6000D, ma dopo aver ricevuto l'ordine dell'authority hanno chiesto ai fornitori di interrompere i lavori.

La notizia non è stata ancora confermata ma se fosse vera rappresenterebbe un duro colpo per il gigante dell'intelligenza artificiale Usa. Il ceo di Nvidia, Jensen Huang, intanto, si è detto deluso dalle indiscrezioni riportate dal Financial Times.

«Possiamo essere al servizio di un mercato solo se il Paese lo desidera», ha affermato Huang, parlando con i cronisti a margine di una conferenza a Londra. «Probabilmente abbiamo contribuito al mercato cinese più di quanto abbia fatto la maggior parte dei Paesi. E sono deluso da quello che vedo», ma «hanno programmi più ampi da concordare tra Cina e Stati Uniti, e lo capisco».

L'attività di Nvidia in Cina è stata piuttosto turbolenta nell'ultimo periodo, con alti e bassi, un pò come sulle montagne russe, ha dichiarato Huang. Per questo, «abbiamo consigliato a tutti gli analisti finanziari di non includere la Cina» nelle previsioni. «Il motivo è che questo aspetto sarà ampiamente discusso tra il governo degli Stati Uniti e quello cinese».

Il governo degli Stati Uniti aveva imposto restrizioni alle esportazioni dei chip AI di Nvidia alla Cina per motivi di sicurezza nazionale, finché ad agosto il presidente Donald Trump e Huang non hanno raggiunto un accordo in base al quale Nvidia avrebbe ottenuto la licenza per vendere i semiconduttori nel Paese asiatico, in cambio del 15% delle vendite al governo Usa. (riproduzione riservata)


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