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Anche BMW va controcorrente, sale in Cina e nell'elettrico

Il consolidamento della jv cinese con Brilliance Automotive, dove il gruppo tedesco è salito in febbraio al 75%, ha generato il successo in Cina e nei conti. Nel segmento premium, Bmw è diventato il brand più venduto con oltre 700.000 unità nel 2021. Inaugurata una nuova mega fabbrica a Shenyiang


05/05/2022 16:57

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
La X5 prodotta a Shenyiang

Performance brillante per Bmw nel primo trimestre dell'anno, caratterizzato dal pieno consolidamento della joint venture in Cina, che l'ha spinta a confermare le stime finanziarie per il 2022, e dal forte contributo delle vetture full electric.

La casa automobilistica tedesca ha registrato un profitto after-tax di 10,19 miliardi di euro nel trimestre, da una base di partenza di 2,83 miliardi nel primo trimestre del 2021. Parallelamente, i ricavi del periodo sono aumentati del 16% a quota 31,14 miliardi.

Il trimestre è stato trainato dal consolidamento della joint venture cinese Bmw Brilliance Automotive Ltd (BBA), attiva dal 2003, e dall'11 febbraio scorso diventata a maggioranza tedesca, dopo che il gruppo ha portato al 75% la sua partecipazione.

BBA, forte di 23.000 dipendenti che l'anno scorso hanno prodotto 700.000 vetture, è la più importante industria della città di Shenyiang, oltre 8 milioni di abitanti, capitale della provincia di Liaoning, nella Cina nord orientale. Grazie alla performance dello scorso anno Bmw è diventato il brand più venduto nel segmento premium, venduto in una rete di oltre 680 negozi distribuiti in tutto il Paese.

A Shenyiang, Bmw ha inaugurato nei giorni scorsi una nuova giga-factory che ha comportato un investimento di oltre 12,5 miliardi di dollari dove verrà prodotto il modello X5 e i successivi elettrici in programma.

«L'azienda ha anche beneficiato dei prezzi positivi e degli effetti del mix di prodotti ed è stata in grado di espandere la propria attività post-vendita», ha specificato il gruppo.

Il segmento automotive ha registrato un Ebit di 2,37 miliardi di euro, che segna una crescita del 5,9% anno su anno, con il margine all'8,9%.

«La guerra in Ucraina e l'aumento dei tassi di inflazione rischiano di peggiorare la situazione», ha tuttavia precisato l'azienda, aggiungendo che la crisi dei chip potrebbe non attenuarsi prima della seconda metà dell'anno.

«La forza e la resilienza del gruppo Bmw sono particolarmente evidenti in questo contesto complesso: con un elevato livello di flessibilità, eccellenza operativa e il tremendo impegno del nostro team, stiamo guidando l'azienda verso il successo, oggi e in futuro», ha commentato il presidente Oliver Zipse.

Nel primo trimestre del 2022, le vendite di veicoli elettrificati sono aumentate del 28% a 89.669 unità, rispetto alle 70.207 unità consegnate nel primo trimestre del 2021. Come previsto dall'azienda, le vendite di auto 100% elettriche sono più che raddoppiate a 35.289 unità, dalle 14.161 del primo trimestre del 2021.

I modelli elettrici più richiesti nel periodo sono stati la Bmw iX3 e la Mini Cooper SE, con 11.200 unità vendute nel primo caso e 8.925 nel secondo. Entro breve tempo dall'introduzione sul mercato, la Bmw iX e la Bmw i4 stanno già generando una forte domanda e i nuovi ordini sono elevati. La berlina di lusso Bmw i7 completamente elettrica e la Bmw iX1, così come la Bmw i3 completamente elettrica in Cina, amplieranno la gamma di modelli elettrici a batteria nel 2022.

L'azienda punta a mettere su strada più di 2 milioni di veicoli completamente elettrici entro il 2025. Già quest'anno, avrà in produzione 15 modelli completamente elettrici, che coprono circa il 90% dei suoi segmenti attuali, e si avvicina all'obiettivo di consegnare almeno per il 10% del suo volume di vendite annuali veicoli completamente elettrici. (riproduzione riservata)


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