Sabato scorso, oltre 8.000 ospiti cinesi e stranieri si sono radunati lungo il fiume Huangpu di Shanghai, quando il marchio di lusso italiano Moncler ha organizzato un'esperienza immersiva Moncler Genius, denominata "The City of Genius".
Essendo la prima volta che Moncler Genius si svolge al di fuori dell'Europa, l'evento è stato visto come un voto di fiducia del marchio nell'enorme mercato cinese.
L'evento, che fa parte della Shanghai Fashion Week primavera/estate 2025, è stato caratterizzato da 10 diverse aree che si estendono su circa 30.000 metri quadrati nel centro di Shanghai, dove sono state presentate le più recenti collezioni di Moncler, oltre a interazioni creative con talenti creativi, artisti e stilisti internazionali e locali.
"Questa città occupa un posto speciale nel cuore di Moncler, e anche nel mio, personalmente", ha dichiarato Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato del gruppo Moncler, che ha aperto il suo primo flagship store nella Cina continentale a Shanghai nel 2009.
"Da allora siamo cresciuti molto, creando un rapporto profondo e a lungo termine con la città, il Paese e la sua gente", ha dichiarato Ruffini. L'uomo ha aggiunto che la Cina rimane un mercato molto forte per Moncler, e che lui è sempre impressionato dalla velocità della sua crescita.
"Quando sono arrivato a Shanghai per la prima volta nel 2005, la città era completamente diversa, mentre la trasformazione che ho visto nel corso degli anni è enorme. Questa evoluzione continua a ispirarmi sia a livello personale che professionale", ha dichiarato Ruffini.
"La cultura cinese è sempre stata una grande fonte di ispirazione. Ogni volta vengo in visita, rimango colpito dall'energia, dalla creatività e dallo straordinario ritmo del cambiamento", ha dichiarato il presidente.
Sempre più marchi internazionali di alto livello hanno scelto di far debuttare le loro nuove collezioni a Shanghai per sfruttare l'enorme potere d'acquisto dei consumatori del Paese. Questo avviene mentre il Paese sta intensificando gli sforzi per promuovere la "debut economy".
I centri cinesi dello shopping al dettaglio, come Shanghai e Guangzhou, hanno presentato una serie di misure per stimolare tale economia, tra cui il sostegno ai marchi internazionali di alta qualità per l'apertura dei loro primi negozi in Cina, lo snellimento delle procedure di approvazione dei lanci di nuovi prodotti e l'agevolazione dello sdoganamento dei prodotti importati per il debutto. (riproduzione riservata)