Le autorità cinesi hanno pubblicato un piano di lavoro per sostenere il funzionamento stabile e l'aggiornamento strutturale dell'industria siderurgica, una mossa che apre tra l'altro nuove opportunità all'indusrtia sidergica italiana.
Per il periodo 2025-2026, il settore siderurgico cinese dovrebbe puntare, secondo il Ministero dell'Industria e dell'Information Technology (Miit), a una crescita media annua del valore aggiunto del 4% circa, con migliori performance economiche, un equilibrio più stabile tra domanda e offerta e una struttura industriale più ottimizzata, afferma il piano, elaborato congiuntamente dal Miit e da altri quattro organi governativi.
La gestione del settore, ha riferito Xinhua, dovrà essere rafforzata per eliminare gradualmente le capacità produttive arretrate e inefficienti, sostenere le imprese competitive e promuovere un mercato equilibrato.
L'aspetto più importante, con positive implicazioni anche per l'industria italiana e in particolare per il gruppo Danieli, leader mondiale nell'impiantisca per la produzione e la lavorazione di acciaio, rame e alluminio, è che il piano annunciato indica l'innovazione tecnologica come asse portante per aumentare l'offerta di prodotti di fascia alta, migliorare la qualità dei materiali di base e stabilizzare la fornitura di materie prime e combustibili. Gli investimenti efficaci nell'industria siderurgica dovranno essere ampliati per accelerare gli aggiornamenti tecnologici, la trasformazione digitale e la transizione verde.
Danieli è attualmente impegnata nella fornitura ai maggiori produttori acciaio cinesi della tecnologia a forno elettrico, che sta rivoluzionando le fabbriche dal punto di vista industriale e dei consumi energetici, e sta conquistando lo stesso mercato cinese con l'installazione di macchinari per la produzione di acciai speciali, come quelli richiesti dall'industria tecnologica d'avanguardia, per esempio per la produzione di veicoli elettrici o nel settore aerospaziale.
Poche settimane fa il gruppo italiano ha annunciato, per esempio, l'acquisizione di una commessa da parte della ArcelorMittal Jinxi New Materials (Changzhou) – una joint venture tra ArcelorMittal e China Oriental Group – che ha ordinato a Danieli la fornitura di un laminatoio a freddo a sei gabbie che sarà installato a Changzhou, nella provincia di Jiangsu, nella Cina orientale.
Questo laminatoio, composto da sei gabbie a sei cilindri (6-hi), è specifico per la lavorazione di acciai al silicio di alta qualità destinati ad applicazioni nei veicoli elettrici, parte del progetto New Energy Magnetic Material (NEMM), in grado di soddisfare i rigorosi requisiti relativi a spessori ultra-sottili, alta precisione e controllo termico per la produzione di acciai al silicio.
Il piano annunciato sottolinea infine l'importanza di approfondire l'apertura e la cooperazione internazionale nel settore siderurgico. (riproduzione riservata)