La Clepa, l'associazione europea che rappresenta i fornitori dell'industria automobilistica, ha lanciato l'allarme sull'impatto che le recenti restrizioni annunciate dal governo cinese sulle esportazioni terre rare potrebbero avere sul settore automobilistico europeo, e chiede a Pechino e a Bruxelles di venirsi incontro e collaborare per garantire la stabilità della filiera globale.
"L'industria europea delle forniture automobilistiche sta già subendo notevoli perturbazioni a causa delle recenti restrizioni all'esportazione di terre rare e magneti imposte dalla Cina", denuncia in una nota la Clepa. "Queste restrizioni", prosegue l'associazione, "hanno portato alla chiusura di diverse linee di produzione e impianti in tutta Europa, con ulteriori ripercussioni previste nelle prossime settimane a causa dell'esaurimento delle scorte".
La Cina ha bloccato le esportazioni di diversi elementi delle terre rare e magneti utilizzati nell'industria bellica, nell'elettronica, nei settori automobilistico, aerospaziale e dei semiconduttori, in segno di ritorsione contro i dazi dell'amministrazione Trump sui prodotti cinesi. La stretta, che però riguarda tutti i Paesi e non solo gli Usa, limita l'export di sei metalli pesanti delle terre rare, che vengono raffinati interamente in Cina, e di magneti ad alta potenza delle terre rare. Per poterli spedire all'estero, devono essere emesse licenze speciali.
Nel porre l'accento sulle sfide derivanti da queste limitazioni per il settore automotive, la Clepa osserva che i componenti interessati dalla stretta cinese sono essenziali sia per la produzione di veicoli a motore a combustione interna sia per quelli elettrici. Dall'inizio di aprile, sono state presentate alle autorità cinesi "centinaia di domande di licenza di esportazione, ma solo circa un quarto sembra essere stato approvato", rimarca la Clepa, che denuncia procedure "poco chiare e incoerenti tra le province" cinesi o che "richiedono la divulgazione di informazioni sensibili sulla proprietà intellettuale". Conseguenza di tutto questo, senza una collaborazione Ue-Cina, potrebbero essere la produzione automobilistica e migliaia di posti di lavoro nell'Unione europea, secondo la Clepa.
"Con una catena di approvvigionamento globale profondamente interconnessa, le restrizioni cinesi all'esportazione stanno già bloccando la produzione nel settore dei fornitori europei", ha dichiarato Benjamin Krieger, segretario generale dell'associazione. "Invitiamo urgentemente sia le autorità dell'Ue che quelle cinesi a impegnarsi in un dialogo costruttivo per garantire che il processo di emissione delle licenze sia trasparente, proporzionato e allineato alle norme internazionali". (riproduzione riservata)