Le variazioni repentine di attività causano problemi. E l'effetto frusta è il principale nemico. Ecco perché i manager hanno oggi una grande responsabilità nel decidere quali misure attuare per evitare che l’emergenza possa compromettere l'efficiente funzionamento del settore
Le aziende italiane associate a Confindustria che potranno beneficiare dell'accordo di fornitura con Giglio Group, sono oltre 150 mila. Il gruppo ha convertito alcune piattaforme digitali e linee logistiche destinate al fashion utilizzando la propria logistica nella free trade zone di Shenzhen e la sede di Shanghai, per assistere le aziende italiane nell'approvvigionamento
La piattaforma guidata da Roberto Giacchi, che fa capo alla famiglia egiziana Sawiris, ha stretto un accordo con la piattaforma del gruppo Alibaba per favorite l'accesso delle pmi italiane, attraverso l'e-commerce, ai mercati internazionali. Alibaba è presente in 190 paesi, vanta 18 milioni di buyers e contenuti tradotti in 16 lingue
La Cina intende favorire l'ampliamento delle flotte per tutti i vettori. Aiuti, questo l'impegno, che andranno in modo equo a tutte le compagnie indipendentemente dalla proprietà. Saranno incoraggiate le fusioni, sia tra vettori sia nella logistica e sostenuta l'espansione internazionale delle società di spedizioni.
Mentre la Cina inizia a riaprire i porti, sul fronte occidentale la situazione peggiora. Al momento sono 200 le navi da crociera bloccate e 250 mila i marittimi che devono raggiungere casa o le navi stesse per garantirne il funzionamento minimo nel periodo di blocco. Ma il rischio maggiore è che possano fermarsi del tutto le unità mercantili che trasportano il 90% della merce venduta nel mondo
Dopo aver riportato a casa quasi 17.000 viaggiatori da tutto il mondo, la compagnia aerea del gruppo Alpitour mette a disposizione un volo umanitario per trasportare materiale sanitario indispensabile agli ospedali italiani.
Il colosso dello shipping cinese che controlla, fra l'altro, il porto del Pireo vuole aggiudicarsi la concessione per il nuovo terminal merci del porto di Rijeka, in Croazia, a 100 km da quello di Trieste. Dove invece sarà operativo un altro grande gruppo del Dragone, China Communications Construction Company interessato a costruire magazzini e centri di assemblaggio per le merci dirette in centro Europa
Dalla Brembo a Fiamm, le aziende presenti nella Repubblica Popolare riprendono gradualmente a produrre. Anche a Wuhan si sta tornando in fabbrica, con mascherine e rigidi controlli. Secondo quanto comunicato dal governo, il 9 marzo circa l’80% delle aziende straniere aveva rimesso in modo le macchine.
In Italia, Assarmatori, l'associazione di categoria, ha chiesto la sospensione della cosiddetta tassa di ancoraggio, un tributo che si paga in ragione della stazza della nave e non in rapporto al carico trasportato, per far fronte al rallentamento provocato dall'epidemia. Intanto fioccano le disdette sia per le crociere che per i traghetti
Per un volo a/r verso l'Europa o il Nord America con 300 passeggeri, il contributo potrebbe superare 40 mila dollari. Il settore è in grande difficoltà in tutto il mondo. La Iata, l'associazione internazionale del trasporto aereo, stima che l'emergenza coronavirus possa costare alle compagnie aeree fino a 113 miliardi di euro in mancate entrate.
L'anno scorso più del 56% dei container sono arrivati via treno e Zeno d'Agostino, presidente dell'Autorità portuale, sta investendo per rafforzare l'integrazione tra mare e ferrovia. Il porto giuliano si candida così, con i numeri, come principale terminal sulle nuove Vie della Seta. Previsti investimenti per 200 milioni di euro, 39 arrivano dalla Bei
La produzione cinese è rimasta bloccata per alcune settimane e gli effetti sul trasporto di merci anche con l’Italia è stato pesante. Secondo le prime stime dell’associazione Freight Leaders Council «la riduzione dei container potrebbe arrivare fino al 20% in porti come Genova e Salerno, per via dello stop delle partenze dalla Cina.
Il gruppo modenese fondato da Luigi Cremonini ha aperto un secondo grande impianto nella capitale che si aggiunge ai cinque già operativi nella Federazione russa e ai due in Kazakistan, estremo avanposto verso la Cina. In Russia dove il gruppo è presente da 35 anni con Inalca, la principale controllata, realizza un fatturato di 300 milioni di euro
Sulla spinta delle molte aziende emiliano romagnole impegnate nel mercato del Dragone, il ceo dello scalo riminese sta lavorando con le controparti cinesi per triplicare nel medio termine i collegamenti settimanali diretti con l'ex Celeste impero. Una seconda priorità sono i collegamenti con l'Iran. La crescita del numero di passeggeri legata alle rotte aperte con la Russia
Nei primi 11 mesi dello scorso anno i nuovi contratti siglati dalle imprese cinesi hanno raggiunto un controvalore di 128 miliardi di dollari. Un balzo del 41% rispetto allo stesso periodo del 2018. Lungo la via della seta gli investimenti delle imprese del Dragone nei primi undici mesi dello scorso anno hanno interessato 56 Paesi, per un totale di 12,7 miliardi di dollari, pari a quasi il 13% degli investimenti esteri complessivi.