Tra gennaio e giugno c’è quindi stato un incremento dell’8% dei volumi dell’M&A domestico con 28 mega accordi, contro i 18 dei sei mesi precedenti e volumi in aumento del 12%. Di contro il valore delle operazioni estere si è dimezzato.La debolezza, secondo PwC dovrebbe continuare nella seconda metà del 2019.
La banca centrale cinese ha messo a punto un nuovo meccanismo per fissare i tassi di interesse con l’intento di ridurre i costi di finanziamento per le imprese in difficoltà. I tassi di riferimento esistenti saranno sostituiti con il Loan Prime Rate, che si basa sui prezzi a cui le banche prestano denaro all’economia reale, come riferimento nella determinazione dei tassi sui nuovi prestiti.
Il governo cinese ha svelato il piano per rendere la metropoli “un’eccellenza tecnologica avanzata” a livello globale. Il progetto prevede una maggiore integrazione con Hong Kong, Macao e con altre otto città, tra cui Dongguan e Huizhou, della provincia considerata il polmone economico del Dragone
A giugno, nonostante la quota di bond del Tesoro Usa in mano cinese abbia ripreso quota dopo tre mesi di vendite, Pechino è stata scavalcata. Non accadeva da maggio 2017. Complessivamente la Repubblica popolare detiene 1.112 miliardi di dollari in T-bond, in un aumento di 2,3 miliardi sul maggio, quando aveva toccato i minimi da due anni. Di contro il Giappone è salito a quasi 1.113 miliardi.
La partecipata cinese al 49%, a fine giugno, ha contribuito con 81,5 miliardi e una raccolta netta che si è attestata a 3,72 miliardi. I dati confermano il peso crescente delle partecipazioni della società di asset management del gruppo Intesa Sanpaolo. estano stabili a 3,74 miliardi di euro le masse delle tre società che rientrano nell’hub dell’Est Europa
Un’ulteriore escalation delle tensioni commerciali Cina-Usa, colpirebbe soprattutto le valute delle economie emergenti, sempre più dipendenti dal cambio con lo yuan, e meno legate al dollaro. Sulle quotazioni della valuta cinese avrebbe invece un impatto modesto
Il colosso finanziario Usa guidato da Jamie Dimon diventa così la prima società estera al mondo ad assumere il controllo assoluto di un’entità di diritto cinese. La società arrivata sul punto di portare al 51% la propria quota di partecipazione nella joint venture locale di gestione patrimoniale China International Fund Management (Cifm)
Il governatore della Banca centrale cinese ha chiarito che lo scivolone che ha portato la divisa cinese a rompere il livello di 7 yuan per dollaro non è il primo passo di una svalutazione competitiva. Dopo aver determinato che un Paese è un manipolatore, il Ministero del Tesoro Usa è tenuto a richiedere colloqui speciali per correggere la differenza fra le due divise e se questo non accade
Gli economisti iniziano a temere che sia iniziata la guerra delle valute, considerate le parole della PboC, che cita i dazi. A differenza del 2015, Pechino non teme più la fuga dei capitali con lo yuan sotto a 7, perché nel frattempo ha approvato misure restrittive sul movimento dei capitali in uscita e ha potenziato le borse sia azionaria che obbligazionaria attirando flussi dall'estero
L’operazione è stata anche un banco di prova dei rapporti tra l’Italia e la Cina. I titoli hanno una durata di tre anni, con scadenza ad agosto 2022, e prevedono una cedola del 4,5% e un prezzo del 100%. L'emissione ha ricevuto ordini superiori all’ammontare offerto.
Il governo ha fissato il traguardo ma a pochi mesi dalla scadenza, sussiste ancora un considerevole divario tra la realtà e i propositi annunciati di diventare la sede di istituzioni finanziarie, capaci di offrire ai propri clienti una vasta gamma di strumenti e servizi finanziari moderni e globalmente competitivi
l nuovo listino della borsa di Shanghai punta a essere fonte di finanziamento per le medie imprese colpite dalla guerra commerciale con gli Usa. Nei primi cinque giorni di trading i titoli hanno potuto scambiare liberamente, mentre dal sesto sono soggetti a un limite del 20%.
Mandato a Bank of China in qualità di lead underwriter. China Development Bank, Goldman Sachs, Gao Hua Securities, ICBC e JPMorgan Chase Bank opereranno invece come joint lead e underwriter per l'emissione di fino a 5 miliardi di yuan. Per China Chengxin International Credit Rating, Cdp è AAA con outlook stabile
Secondo uno studio dell'Ufficio Studi di Mediobanca, l'Industrial and Commercial Bank of China si conferma prima con 3.517 miliardi di euro, subito sopra l'Agricultural Bank of China con 2.871 miliardi e la China Construction Bank con 2.856 miliardi. Per trovare il primo istituto non cinese occorre scendere al quarto posto, con JpMorgan Chase. Bank of China completa la top five
La spa del Tesoro, in collaborazione con Bank of China, ha in programma di collocare titoli per 5 miliardi di yuan, pari a circa 650 milioni di euro. Lo scorso 10 luglio, in occasione del forum finanziario italo-cinese a Milano, il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, aveva spiegato che Cdp procederà con una prima emissione da 150 milioni.