Allineandosi alla politica di Trump, la presidente Sheinbaum ha spinto per fare approvare una legge che porta fino al 50% le tariffe su 1.400 prodotti provenienti dai mercati asiatici a partire dal prossimo gennaio. Verrà colpito soprattutto il settore auto che i cinesi controllano con una quota di mercato del 20%
L'Ambasciata di Pechino, guidata da Massimo Ambrosetti, ha rilasciato un report sulle opportunità che il mercato della repubblica popolare offre alle imprese alla vigilia del varo del 15° piano quinquennale che porterà la Cina sul tetto dell'economia mondiale
È il livello più alto degli ultimi 24 mesi e gli analisti prevedono che possa essere un segnale positivo per il 2026. I prezzi alla produzione, soprattutto per i beni durevoli, continuano invece a diminuire, 2,7% nei primi 11 mesi dell'anno
Il Fondo monetario internazionale rivede al rialzo la crescita del pil cinese ma avverte che occorre cambiare il modello di sviluppo da quello attuale basato sulla produzione a uno basato sui consumi, obiettivo previsto nel piano quinquennale (2026-2030) in corso di definizione da parte del governo di Pechino
Lo ha comunicato il presidente americano, specificando che l'autorizzazione non riguarda i prodotti di ultimissima generazione di Nvidia, che dovrà comunque pagare al governo Usa il 25% del suo fatturato cinese. L'amministrazione Usa si sta muovendo sulla stessa linea che per gli altri produttori di chip
L'ex ministro dela Tesoro Giovanni Tria ha risposto alle domande di Class Cnbc durante i China Awards 2025. Secondo l'economista, l'Ue dovrebbe aprire i mercati verso Africa, Cina e altri Paesi, non con dazi, ma favorendo il libero scambio di tecnologie e investimenti, fondamentale anche per la transizione ecologica
Oltre 1000 miliardi di dollari l'attivo commerciale della Repubblica popolare, alimentato dalla crescita a doppia cifra degli scambi con i paesi Asean, sudest asiatico, e dell'8% con l'Unione europea, mentre l'export verso gli Stati Uniti è crollato nell'anno di quasi il 30%. Negativo il trend con l'Italia, con l'export verso la Cina in calo
Due le ragioni fondamentali che spiegano le mosse dei due grandi costruttori europei: componenti, batterie comprese costano il 50% in meno che in Europa e il time to market è quasi dimezzato. Vw produrrà in Cina 30 modelli EV nei prossimi cinque anni in un nuovo centro di sviluppo a Hefei nella provincia dell’Anhui, a circa 400 chilometri da Shanghai
Saranno implementati in totale 19 compiti chiave, tra cui il rafforzamento dell'integrazione dell'intelligenza artificiale, la creazione di nuovi scenari e forme di consumo e il potenziamento del supporto fiscale e finanziario. Verranno spinti prodotti per bambini e anziani, articoli verdi, per la moda e lo sport
Huang, fondatore e ceo del gruppo americano all'avanguardia nei microprocessori per l'Ai, teme di perdere l'enorme mercato della Repubblica popolare, perché il blocco deciso dal presidente americano spinge sempre di più le big tech cinesi a investire sulle tecnologie domestiche che stanno rapidamente evolvendo
Oltre 500 ospiti, 60% cinesi, sono stati coinvolti nell'iniziativa della Camera di commercio italiana in Cina, alla 12a edizione, sponsor l'Ambasciata e l'Istituto italiano di cultura. Nella prima parte, dedicata alla business community, i grandi marchi italiani, da Eni a Leonardo, Generali e Ducati hanno presentato le più recenti attività in Cina
In occasione dell'evento annuale organizzato dalla Camera di commercio italiana in Cina, un gala intitolato Notte Italiana, alla XII edizione, i rappresentanti della business community si ritrovano a dialogare sulle opportunità di business legate al nuovo piano quinquennale 2026-2030 della Cina. Con il Mofcom ospite di riguardo
Secondo il position paper della Camera di commercio europea in Cina, la città più internazionale della Repubblica popolare soffre di limitazioni allo sviluppo del business che ne impediscono la crescita. Qui di seguito i cinque punti che potrebbero sbloccare una situazione in peggioramento
Produzione, consumi e investimenti in infrastrutture sono in rallentamento rispetto a un anno fa, ma il governo non sembra preoccupato e rimanda gli stimoli fiscali all'anno prossimo. In controtendenza la produzione di auto e gli investimenti nei trasporti, navi, aerei e ferrovia
La misura decisa dall'Ecofin colpisce il traffico generato per il 90% dagli e-commerce del fast fashion, Shein e Temu, in testa, ma a seguire anche Alibaba e Amazon, responsabili di un flusso di oltre 4,6 miliardi di pezzi nel 2024. I dazi dovrebbero entrare in vigore entro il 2026, ma l'Italia spinge per accelerare l'applicazione